L'Emilia Romagna nel piatto. (Gambero Rosso)Generosa e iconica, la cucina emiliana annovera specialità conosciute in tutto il mondo.
Ma la sfida vera è quella di valorizzare i prodotti di un territorio dalla grande vocazione agroalimentare.
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L'esempio di PastaZalla
Chi nel settore ormai lavora da anni, e ha trovato l'intuizione giusta per farsi conoscere ben oltre le mura del quartier generale romano - una piccola boutique gastronomica al quartiere Nomentano, oggi chiusa – è PastaZalla. La bottega è nata nel 2012 per iniziativa di Daniele Capozzi, l'obiettivo quello di fare impresa valorizzando il tortellino emiliano, il mitico turtlen. Poi il progetto, fortissimo sui social network, ha preso altri canali, raggiungendo privati e ristoranti (fornendo anche Eataly Ostiense e da qualche mese il Mercato Centrale di Termini) tramite ordini online. E nel frattempo la gamma dei prodotti (tutti selezionati sul territorio bolognese) proposti si è ampliata a comprendere passatelli e gramigna, maccheroni al torchio e salse pronte, come il ragù. Ma anche brodi, confetture di visciole, torta di riso. Il posto della bottega al Nomentano, invece, l'ha preso Pasta Giorgi, negozio di alimentari che, tra l'altro, continua a vendere i tortellini di Zalla.
(Estratto dall'articolo del 9 Febbraio 2018 di Livia Montagnoli sul Gambero Rosso online che potete leggere qui nella versione completa)
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